Virtuale è reale
Insieme contro i crimini informatici
Crimini informatici, il virtuale è reale: Regione Emilia-Romagna e Polizia di Stato insieme contro i crimini informatici. Quattro cortometraggi realizzati da giovani registi dell’Associazione Documentaristi dell’Emilia-Romagna
Per informare cittadine e cittadini sui meccanismi dei più comuni reati online.
Il progetto, frutto del protocollo siglato nel 2023 tra viale Aldo Moro, Polizia Postale e Lepida, è realizzato con il supporto e il coordinamento dell’Agenzia informazione e comunicazione della Regione
C’è una donna che invia migliaia di euro all’uomo di cui si è innamorata in chat, chiesti da lui per far curare una fantomatica nipote. E poi la ragazza che vede diffuse in rete le sue immagini intime dopo la fine di una relazione. Ancora, il padre di famiglia convinto di aver fatto un investimento molto redditizio che scopre di essere stato truffato e i risparmi di una vita volati via. E infine, c’è la sofferenza vera, cruda e concreta prodotta dai discorsi d’odio.
I quattro cortometraggi
I quattro brevi film durano tre minuti l’uno e si concentrano su altrettanti temi suggeriti dagli esperti della Polizia postale sia per la loro frequenza, sia per le gravi conseguenze che comportano: i discorsi d’odio (hate speech) realizzato da Martina De Polo, la diffamazione pornografica (revenge porn: cioè la diffusione di contenuti sessualmente espliciti senza il consenso del soggetto ripreso), opera di Paolo Maoret, le truffe amorose, trattate nel corto di Olga Torrico e quelle legate agli investimenti online, su cui si focalizza il video di Samuele Giorgetti.
Si tratta di storie estremamente verosimili che nascono appunto da una serie di incontri che gli autori hanno avuto con gli esperti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia di Stato, durante i quali sono stati condivisi obiettivi ed esperienze.
La produzione dei quattro cortometraggi, coordinata dall’Agenzia informazione e comunicazione della Regione, è stata affidata all’associazione DER, Documentaristi dell’Emilia-Romagna, con Enza Negroni, presidente dell’Associazione, che ha individuato quattro giovani autori under 40 (due donne e due uomini) cui assegnare il compito di raccontare questi crimini attraverso storie di tre minuti.