Varichina era un posteggiatore abusivo nella Bari degli anni ’80. Brutto, appariscente e volgare, famoso per le avances sguaiate che rivolgeva agli uomini che gli capitavano a tiro. Era omosessuale e non faceva nulla per nasconderlo. Respinto dalla famiglia, bistrattato dai suoi amanti, zimbello dei concittadini, la sua difesa in una città chiusa e ipocrita com’era la Bari di trent’anni fa era stata fare di se stesso un personaggio. Ma chi era l’uomo che si nascondeva dietro questa maschera?
In un racconto tragicomico tra realtà e immaginazione, documentario e fiction, il film racconta il coraggio di Lorenzo di rimanere se stesso nonostante tutto. La sua lotta per non restare ai margini in cui la società dei suo tempo voleva relegarlo.
Nota degli autori
Sull’incipit di un articolo goliardico del giornalista Alberto Selvaggi, la nostra attenzione è tornata su questa icona pop della città di Bari. A distanza di anni è sopraggiunta l’infantile curiosità̀di scoprire, un po’ come per i supereroi, chi si nascondeva dietro l’antieroe Varichina.
Lorenzo, che non voleva essere Lorenzo, ha sfidato tutti: lo volevano cancellare e lui ha sottolineato la sua presenza con un pennarello rosso. È questo che ci piace di lui: l’affermazione continua che è stata la sua vita. Solo che, a furia di recitare un personaggio, inevitabilmente lo è diventato. Per tutti, tranne che per quei pochi che lo hanno conosciuto da vicino.
Partendo dai contatti di Selvaggi abbiamo cominciato, come in un’inchiesta, a raccogliere i tasselli che compongono la storia. Siamo andati in giro per il quartiere dove ha vissuto e abbiamo raccolto le testimonianze di chi lo ha conosciuto. Non ci sono filmati, pochissime le fotografie, per questo abbiamo deciso di seguire la strada della docufiction. Totò Onnis ha saputo dare muscoli e sudore al mito popolare restituendo umanità a un uomo che la situazione storica, le stimmate sociali, il disamore, hanno completamente deformato. Come una goccia di varichina distrugge un capo di valore, così l’infamia pubblica ha macchiato il valore di un uomo, indelebilmente.
sceneggiatura e regia: MARIANGELA BARBANENTE e ANTONIO PALUMBO
prodotto da: APULIA FILM COMMISSION nell’ambito del “Progetto Memoria 2014”
produzione esecutiva: GIAMPAOLO SMIRAGLIA per NACNE S.A.S.
montaggio: FRANCESCA SOFIA ALLEGRA
fotografia: LUCA LA VOPA
suono: TOMMASO RICCHIUTI
scenografia: MARIANNA SCIVERES
costumi: GIULIA BARBANENTE
trucco e acconciature: LOREDANA CALDAROLA
musiche: MARCO CAPPELLI
interpreti principali: TOTO’ ONNIS, KETTY VOLPE, FEDERICA TORCHETTI