Un viaggio al contempo reale e immaginario tra architetture e letteratura – liberamente ispirato a “Le città invisibili” di Italo Calvino alla scoperta del significato del vivere oggi nelle città in una città in cui a causa della frenesia del quotidiano abbiamo perduto le tracce del passaggio delle persone che l’hanno in precedenza abitata in un gioco continuo di rispecchiamento e di risonanza visiva e uditiva tra il microcosmo delle storie individuali e il macrocosmo della storia universale.